In questo numero

La relazione con il cavallo può essere definita uno dei fondamentali sodalizi interspecifici che ha caratterizzato la storia dell’umanità. Molteplici sono state le fasi di questa alleanza: anche se inizialmente percepito come mezzo di trasporto, in realtà se analizziamo questa relazione tra cavallo e cavaliere scopriamo che vi è molto di più di un semplice uso del cavallo. Non a caso in diversi paesi il consumo di carne di cavallo può essere considerato da un vero e proprio tabù alimentare a oggetto di un divieto di legge. Oggi ci troviamo a riflettere sulla relazione con il cavallo, allorché si rende evidente che anche solo la vicinanza – l’osservare, l’accarezzare o il passeggiare al suo fianco – produce delle conseguenze beneficiali per la persona.

Ecco, allora, che ci troviamo di fronte a una metamorfosi di questo rapporto che sempre più sta assumendo valenze relazionali e sempre meno performative, seguendo una sorta di falsariga che negli ultimi decenni ha coinvolto gli altri animali domestici. In questo senso, la zooantropologia può aiutarci non solo a comprendere l’evoluzione di questo rapporto, ma altresì a interpretarlo e a svilupparlo su nuove coordinate.